Crêpes con prugne sottovetro

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Crêpes con prugne sottovetro

Sono tornata a casa dal mio mare di Bova Marina. Per non pensarci troppo su e non andare in depressione, mi sono tirata su le maniche e prima di rientrare al lavoro ho cercato di produrre qualcosa che mi permetterà di gustare le nostre prugne santa clara anche nei mesi in cui gli alberi saranno spogli.

Questa è una ricetta trovata in rete parecchio tempo fa e che ogni anno ripeto perché funziona proprio bene. Le prugne così trattate rimangono ancora belle croccanti e hanno una durata “collaudata” fino a 8 mesi. Probabilmente durerebbero di più, ma sono talmente buone che a casa nostra vengono consumate prima…

Tanto per accompagnarle con qualcosa pensato a delle crepes buone e veloci e che a casa mia funzionano sempre sia nel dolce che nel salato.

E visto che questo mese sono mancata dal mio blog-ino, a questo giro doppia ricetta. Se mi seguite vi spiego come le ho fatte, prugne e crepes.

Ingredienti per le prugne sotto vetro:
3 kg di prugne santa clara
1 lt acqua
400 zucchero

Procedimento:
Ho lavato e denocciolato le prugne. Le ho tagliate a metà e le ho sistemate nei vasi con la gobba verso l’alto facendo un pochino pressione, cioè schiacciandole leggermente.

Ho quindi preparato uno sciroppo come segue: ho fatto sciogliere sul fuoco l’acqua e lo zucchero per pochi minuti e ho versato  lo sciroppo nei vasi. Li ho chiusi con i coperchietti e li ho capovolti a tappo ingiù per qualche minuto.

La cottura è a bagnomaria: ho totalmente immerso i vasi in una pentola alta (tappi all’insù). Quando ha iniziato a bollire ho calcolato 3 minuti e ho spento. Ho tolto subito i vasetti dall’acqua, li ho coperti con uno strofinaccio e fatto raffreddare

Ingredienti per le Crêpes:
550 g di latte
200 g di farina
30 g di burro sciolto
4 uova
1 pizzico di sale
 
Procedimento:
Nella planetaria o in una ciotola con una frusta a mano o elettrica ho sbattuto bene tutti gli ingredienti al fine di non lasciare grumi.

Ho lasciato riposare almeno una mezz’ora circa, dopodichè ho unto con pochissimo olio un padellino antiaderente, l’ho fatto riscaldare e vi ho versato un mestolino di prodotto, roteando il padellino. Ho lasciato cuocere per un minuto o due. Quindi ho voltato con una paletta e ho fatto cuocere ancora un minuto circa. A questo punto ho fatto raffreddare le Crêpes in FRESCO. Se avete FRESCO è meglio così non disperdete la fragranza e la morbidezza delle vostre Crêpes. Basta metterle in piatto e ad una ad una, man  mano che finiscono di cuocere si abbattono. Semplicissimo.

In questo caso ho arrotolato le Crêpes con un po’ di marmellata di prugne e le nostre santa clara…

Le Crêpes piacciono sempre sia accompagnate col dolce che con il salato.

Vuoi saperne di più su FRESCO e su come ha cambiato le mie abitudini in cucina? Dai un’occhiata qua https://fetteperfette.com/fresco-labbattitore-casalingo-e-non-solo/
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Waffeln, gaufres, våffel ,…o semplicemente i nostri canestrelli

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Waffeln, gaufres, våffel ,…o semplicemente i nostri canestrelli

Ma pensa un po’! Questi facilissimi e velocissimi dolcini sono preparati un po’ in tutta Europa con pochissime varianti tra una versione e l’altra. Non solo, sono conosciuti anche fuori dal nostro vecchio continente.

I miei primi Waffeln risalgono a fine anni 70 in Germania a casa di Marianne. Li preparavamo quando c’era carenza di idee e di tempo, ma anche nelle varie occasioni di festa. E sempre in Germania avevo acquistato la mia piastra elettrica per cuocerli. Piastra che funziona tuttora benissimo e che a distanza di anni continuo ad usarla.

In realtà la prima volta che li avevo assaggiati ero piccolina. Ricordo che ero a Parigi con i miei genitori, eravamo andati a trovare la zia Filomena e lo zio Ivo che abitavano là. Ci avevano portati in una boulangerie per fare merenda. Io avevo scelto una gaufre con una crema bianca e mia sorella con lo zucchero a velo che si era volatilizzato ovunque!

Questo stesso tipo di dolce viene preparato anche in Belgio, in Svezia e un po’ in tutto il Nord Europa. Anzi in Svezia esiste anche la tradizione della giornata del Våffel  (ovvero Våffeldagen) che cade il 25 marzo in concomitanza con il giorno dell’Annunciazione cioè 9 mesi prima del Natale.

Più o meno le ricette si assomigliano tutte, in Francia sono solo un pochino più gonfie  per via del lievito che viene aggiunto nell’impasto. Ovviamente vengono preparati anche in Italia. Per lo meno dalle mie parti nel Canavese ci sono, e ci sono anche in Val di Susa.

La mia ricetta è un mix di ricette varie prese in giro e provate. Eccola qua:

Ingredienti:
500 gr    farina debole
200 gr    zucchero
130 gr    burro morbido
60 gr      latte
2 uova
1 pizzico di sale
Scorza grattugiata di limone

Procedimento:
Ho impastato tutto insieme in planetaria e ho messo a riposare per qualche ora.
Ho acceso la piastra per farla arrivare in temperatura. Nel frattempo ho realizzato delle palline che ho poi “schiacciato” nell’apposita piastra.

Tutto qua.  Io li ho spolverizzati con lo zucchero a velo, ma possono essere accompagnate con creme spalmabili, frutti di bosco, una pallina di panna, con il te, il caffè e si sgranocchiano piacevolmente in qualunque momento J

Madeleines

P1120681phLes Madeleines

Ho sempre adorato questi dolcetti di origine francese. Ho sperimentato diverse ricette nel corso degli anni e al momento mi sono fermata a questa.

Come aroma ho scelto la vaniglia (perché io la adoro, e non è una novità) ma si può preparare anche con la scorza di un’arancia grattugiata. Quelle che si acquistano hanno spesso un retrogusto di mandorla e diciamolo, sono FA-VO-LO-SE, ma per arrivare a determinati sapori spesso vengono utilizzati aromi di chissà quale provenienza.

Tutto ciò non fa parte delle mie convinzioni. Ecco perché scelgo la vaniglia!!!!!

Ingredienti:
200 gr di farina debole
50 gr di fecola di patate
3 uova
100 gr di butto morbido
100 gr di zucchero
20 gr di miele d’acacia
Semini di mezza bacca di vaniglia
Latte qb
Zucchero a velo per spolverizzare

Procedimento:
ho montato gli albumi con 20 gr di zucchero e li ho tenuti da parte.

Nella planetaria con la frusta a foglia ho messo tutti gli ingredienti e ho iniziato a sbattere a media velocità aggiungendo gradatamente il latte al fine di ammorbidire l’impasto. Con una spatola ho incorporato gli albumi montati.

Ho messo tutto il composto in una sac à poche e l’ho distribuito negli stampi precedentemente unti e infarinati.

Circa 20 minuti di forno a 180° et voilà!!!!! ….per dirla alla francese 😉

Tarte Tatin

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Tarte Tatin

Un’altra delizia dalla Francia è la Tarte Tatin.

Meno male che un bel dì mi sono decisa a provare a farla e oggi mi viene sempre bellissima, ottimissima e profumatissima. Eheheh!!!

Fino a qualche anno fa mi spaventava molto il fatto di dover caramellare lo zucchero, lo compravo sempre pronto. Dovete sapere che da bambina ogni autunno i miei genitori andavano a vendemmiare da amici nell’astigiano e noi bambini rimanevamo a casa della nonna Laide (non era la mia). Gioiva nell’avere tanti bambini nella sua cucina mentre lei preparava il pranzo. Ci lasciava fare di tutto! E noi ci inventavamo di tutto!!! Un anno abbiamo provato a fare il croccante…..per farla breve, non so quanti piatti abbiamo dovuto buttare via perché tutto quello zucchero caramellato si era appiccicato e indurito e non si staccava più.

Per tornare alla Tarte Tatin se qualcuno ha il blocco del caramello come lo avevo io, tranquilli lo supererà 🙂 . Seguite queste semplici indicazioni

Ingredienti per la pasta brisé
(questa dose basta per due dischi di circa 25 cm di diam.)
200 gr farina
100 gr burro a tocchetti
50 gr acqua fredda
un pizzico di sale

Procedimento:
ho impastato velocemente tutti gli ingredienti e dopo aver avvolto la palla con la pellicola l’ho messa in frigo.

Ho imburrato una tortiera sul cui fondo ho distribuito qualche cucchiaiata di zucchero. Ho pelato 5 mele renette, le ho tagliate in 6 tocchetti ognuna (quindi abbastanza spesse) e le ho disposte sopra lo zucchero, anche schiacciandole dove necessario per non lasciare buchi.

Con il mattarello ho tirato la pasta brisé in una sfoglia dello spessore ci circa 3mm, ho tagliato un disco del diametro dello stampo e l’ho appoggiato sopra le mele. Ho posizionato lo stampo sul fornello acceso per far caramellare lo zucchero e dopo un paio di minuti ho infornato a 180° per circa 40 minuti.

Una volta spento il forno ho immediatamente rovesciato la torta su un piatto e abbattuto in  FRESCO per circa un’oretta.

Io sono sicurissima che le sorelle Tatin quella volta arrivate a questo punto non hanno messo in abbattitore. Se è per questo sono sicura anche che non hanno comunicato il loro successo sul gruppo di WhatsApp… 🙂 …
Io ho fatto entrambe le cose e sto pure pubblicando sul mio blog 🙂 🙂 🙂

Questo dolce è ottimo, leggero e dietetico.

Ringrazio ufficialmente Stephanie e Carolin Tatin per l’errore di quella volta là.

P.S. Vuoi saperne di più su FRESCO? Dai un’occhiata qua https://fetteperfette.com/fresco-labbattitore-casalingo-e-non-solo/

Far Breton

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Far Breton

Il Far Breton è la tipica crema al forno proveniente dalla Bretagna, terra della Francia del nord ricca di leggende e di misteri. Inconfondibile per la sua costa selvaggia con l’erica che nasce spontanea sui pendii a ridosso dell’oceano Atlantico,  per la distintiva costa di granito rosa sulla Manica, per i cespugli di ortensie dai colori intensi che adornano le case, per i paesini dai nomi celtici impronunciabili  con i caratteristici borghi in pietra, per le sue ceramiche, per le numerosissime isole, per i suoi fari, per la sua lunghissima storia che parte dal 6500 a.C………io la adoro…………

VOGLIO TORNARE IN BRETAGNA!!!!!!!

In mancanza, mi accontento di prepararmi il Far Breton aux pruneaux, il far breton alle prugne secche.

Ingredienti:
250g farina
175g zucchero
1 bustina di zucchero vanigliato
100g burro
4 uova
1 litro di latte
1 bicchierino di rhum
1 pizzico di sale
250 gr di prugne secche

Procedimento:
In una boule ho messo la farina, il sale, le uova ad una ad una, e ho mescolato per ottenere una pastella omogenea. Ho aggiunto  quindi lo zucchero, il rhum, il latte tiepido e 60 gr di burro sciolto amalgamando bene. Nel frattempo ho imburrato generosamente la teglia da forno, ho versato il composto e ho distribuito 250 g di prugne secche. Io ho usato quelle della California. Ho infornato a 200° per una decina di minuti e poi a 180° per una mezz’ora circa, e il Far Breton è pronto!

Se chiudo gli occhi, il profumo che lascia in casa questo semplicissimo e poco laborioso dolce mi porta nelle tipiche caffetterie in Bretagna….