Scodellini con frosting e salsa di amarene

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Scodellini con frosting e salsa di amarene
Il nostro vicino ci ha portato delle succosissime amarene.
Non so dalle altre parti ma qui da noi nel Torinese si dice che ciliegie e amarene si possano mangiare in tutta tranquillità fino al 24 giugno, il giorno di San Giovanni, il patrono di Torino. Dopo tale data si rischia di trovarvi ospiti non graditi… i cosiddetti “gianin”.
Oltre alla scorpacciata le ho utilizzate così…

Ingredienti:
1 dose di pasta frolla preparata senza lievito

Ingredienti per il frosting:
500 g di mascarpone
200 g di panna
80 g di zucchero
3 fogli di gelatina

Ingredienti per la salsa alle amarene:
una trentina di amarene denocciolate e tagliate a pezzetti
2 cucchiai di zucchero

Procedimento:

Come prima operazione con il mattarello ho tirato la pasta frolla a circa 3 mm di spessore, ho coppato dei cerchi di pasta ed ho rivestito gli stampi per i mini muffin.
Quindi ho infornato a 180° per un quarto d’ora/20 minuti. Solitamente la pasta frolla si gonfia un pochino. Per evitare che si deformi troppo, e per una corretta cottura in bianco, si può mettere un foglietto di carta forno sopra ogni scodellino e qualche pallina di ceramica o i classici chicchi di riso. Io ho accettato il rischio, non ho fatto nulla….ed è andata bene lo stesso.

A questo punto ho preparato velocemente la salsa facendo cuocere per una decina di minuti le amarene con lo zucchero. Ho quindi messo in abbattitore FRESCO a raffreddare. Per chi non avesse l’abbattitore può far raffreddare a temperatura ambiente.

Dpodichè ho messo a bagno in acqua fredda i fogli di gelatina.

Nel frattempo ho preparato il frosting: ho montato la panna e l’ho tenuta da parte, e ho montato il mascarpone con lo zucchero. Con una spatola ho unito accuratamente le due masse e ho messo in frigo. Ho strizzato i fogli di gelatina e li ho messi in un pentolino sul fuoco per farli sciogliere. Una volta freddo ho miscelato la gelatina alla crema e ho messo il tutto in sac à poche.

Ho quindi assemblato gli scodellini: dentro ad ognuno di essi ho messo un cucchiaino di amarene e ho tenuto da parte lo sciroppo. Ho aggiunto un ciuffo di frosting e ho messo nuovamente in abbattitore i miei dolcini. Una volta freddi li ho trasferiti in frigorifero.

Al momento di servire ho versato sopra un po’ di sciroppo tenuto da parte e li ho sistemati graziosamente su una bella alzatina.

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Muffin al cioccolato – grazie Nigella!

P1170527phMuffin al cioccolato – grazie Nigella!

Certe giornate sono proprio calde. Che dire? Io ho comunque sempre voglia di accendere il forno.
Oggi in particolare, prima che il caldo si faccia sentire davvero, volevo utilizzare l’ultimo pezzo di uova di Pasqua rimasto e… ravanando ravanando ho trovato i muffin di Nigella, proposti anche dalla mia amica Rose.

A proposito, mentre ci siete potete dare un’occhiata anche sul blog di Rose che è bravissima 😉 http://www.rosacinque.com/2016/03/29/muffin-al-cioccolato-di-nigella-semplici-e-perfetti-per-tutti-i-food-lovers/

Diciamo subito che si tratta di una preparazione facilissima alla portata di tutti.
Inoltre la particolarità di questo tipo di muffin sta nel fatto che anche se versate il composto nei pirottini con un po’ di anticipo es. mezz’ora prima di infornare mentre preparate l’infornata successiva, le scaglie di cioccolato non si depositano sul fondo come si potrebbe pensare, ma restano ben distribuite all’interno di tutto il nostro dolcino. Non solo, la superficie rimane piacevolmente croccantina e l’interno è molto morbido.

Ecco qua!

Ingredienti:
250 g farina
175 g zucchero
2 cucchiai cacao amaro in polvere
2 cucchiaini di lievito per dolci
un pizzico di sale
250 ml latte
90 ml olio di semi
1 uovo
1 cucchiaino estratto di Vaniglia
50 g di gocce di cioccolato o cioccolato fondente in scaglie (in questo caso l’ho omesso)

Procedimento:
Come operazioni preliminari ho distribuito i pirottini nelle teglie per muffin;
con un coltello ho tritato in modo granulare il cioccolato fino ad ottenere dei pezzetti un po’ più grandi dei chicchi di riso;
ho preriscaldato il forno a 200°C.

Ho quindi setacciato in planetaria la farina, il cacao e il lievito, vi ho aggiunto lo zucchero e il pizzico di sale e ho miscelato accuratamente le polveri.
Dopodichè ho iniziato a versare alternando gli ingredienti liquidi e cioè il latte, l’olio ed infine l’uovo.
Ho velocemente amalgamato il tutto con la foglia. È importante non far durare a lungo questa fase per evitare un risultato finale “gommoso”. Ho spento la planetaria e con una spatola ho incorporato il cioccolato . Infine ho versato l’impasto nei pirottini. Li ho riempiti un pochino più sopra della metà.

Dopodichè ho infornato per una ventina di minuti. Dovrebbero essere sufficienti, comunque per sicurezza è sempre meglio fare un controllo con uno stecchino.

5 minuti prima di spegnere il forno ho acceso il mio abbattitore FRESCO dove vi ho fatto raffreddare velocemente i miei muffin al cioccolato. In questo modo si mantengono freschi almeno una settimana.

Per concludere, queste sono le dosi di base. Esagerati come siamo a casa…. mentre c’ero ne ho prodotti diverse teglie. Praticamente a nastro  ….ma così la colazione per questa settimana è risolta 😉

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Käsekuchen (cheesecake) … un’altra proposta

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Käsekuchen (cheesecake) … un’altra proposta

Voglio proporre un’alternativa ad una delle mie torte preferite e cioè la Käsekuchen (ovvero cheesecake in versione tedesca) preparata con il Quark*. Effettivamente in Italia non si usa tanto, ma io amo proprio chiamare questa torta con il suo nome d’origine (Käsekuchen) per distinguerla dalla cugina cheesecake newyorkese, molto più dolce, o dalle nostre ottime “cheesecakes” (anche in Italia le chiamiamo con il nome inglese….torta al formaggio è un po’ bruttino…) preparate con ricotte, robiole o Philadelphia.
Ho trovato in rete questa versione già molto tempo fa, ogni tanto la preparo e la spazziamo in un momento .
In Germania ogni tedesco è pronto a giurare che la Käsekuchen preparata nella propria famiglia è la migliore. Io ho la mia versione, che è quella che avevo imparato da ragazza (3 o 4 anni fa 😉 ) a casa di Marianne …. ma devo ammettere che questa è altrettanto valida 😉

Prepariamola insieme!

Ingredienti:
per la base:
250 gr di farina
1 cucchiaino di lievito
100 gr di zucchero
1 uovo
125 gr di burro morbido

per il ripieno:
500gr di Quark
200gr di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di olio
500ml di latte
1 bustina di preparato per budino alla vaniglia

Procedimento:
Ho iniziato preparando la teglia foderandone il fondo con un disco di carta forno.

Ho messo in planetaria con la foglia tutti gli ingredienti per la base, ho ottenuto un impasto che ho distribuito sulla teglia.

Dopodichè sono passata alla preparazione del ripieno. Sempre in planetaria, ma questa volta con la frusta, ho montato l’uovo con lo zucchero, ho aggiunto man mano il resto degli ingredienti e una volta ottenuto una bella crema, l’ho versata sopra alla base.

Ho infornato a 180° per circa 50 minuti.

Provatela, ne vale la pena. Con una bella tazza di caffè poi…è la morte sua. Giuro. E lo giurano pure i tedeschi 😉

Ringrazio l’amica che mi ha fatto conoscere questa buona torta, e grazie anche alla sua amica Frau Rita.

http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=154592

*in Italia, per lo meno dalle mie parti, trovo il Quark solo alla Lidl.

 

Pasta frolla per crostate

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Pasta frolla per crostate

La necessità che abbiamo quando dobbiamo foderare una teglia per una crostata è quella di riuscire a tirare con il mattarello una bella sfoglia sufficientemente grande per il nostro uso, senza dover ricorrere ad “aggiustamenti” vari.

Ingredienti:
500 gr di farina debole 00
250 gr di burro
250 gr di zucchero a velo
2 uova intere
Scorza di limone grattugiata oppure i semini di una bacca di vaniglia

Procedimento:
Ho impastato la farina con il burro fino ad ottenere un prodotto “sfarinato”. Se si usa una planetaria utilizzare la foglia (o la K).
Dopodichè ho aggiunto 250 gr di zucchero a velo e 2 uova intere e l’aroma scelto. Ho impastato per un minuto circa, ho tolto l’impasto dal recipiente dalla ciotola della planetaria, e l’ho leggermente finito di impastare a mano sul piano di lavoro.Ho formato un panetto rettangolare di circa 18 x 25, l’ho appiattito un pochino fino ad arrivare ad un’altezza 3 cm, l’ho messo in un sacchetto da freezer e quindi in abbattitore con la funzione di abbattimento in positivo per circa mezz’ora.

Trascorso questo tempo ho ripreso il mio panetto l’ho spezzettato un pochino, l’ho rilavorato a mano, e l’ho nuovamente appiattito un pochino. L’ho quindi tirato con il mattarello fino ad ottenere una bella sfoglia sottile di 3 mm circa ed ho foderato la mia teglia per la crostata.

È doveroso sapere che:
• Il tipo di farina, facilissima da trovare in tutti i supermercati, deve essere necessariamente debole, ovvero a basso contenuto proteico per poter sviluppare una maglia glutinica debole.
• La sequenza iniziale di farina-burro è sempre necessaria al di là delle quantità (ognuno di noi ha sperimentato innumerevoli dosi per la frolla) in quanto la funzione del burro lavorato e sfarinato insieme alla farina serve per far “avvolgere” con il grasso ogni granellino di farina e consentire di stendere in modo compatto e senza lacerazioni la pasta frolla -metodo Montersino- .
• Se la utilizziamo subito è preferibile lo zucchero a velo. Se la prepariamo con qualche giorno di anticipo va bene anche lo zucchero semolato perché ha il tempo di sciogliersi
• Appiattire il panetto prima di metterlo in abbattitore (o in frigo per chi è sprovvisto di abbattitore) ha il vantaggio di raggiungere in tempi più brevi la temperatura necessaria al burro di risolidificare.
• Far riposare l’impasto serve anche per fargli perdere forza.
• Spezzettare e rilavorare velocemente l’impasto serve per renderlo plastico e stenderlo senza problemi
• Le lavorazioni manuali devono essere molto veloci in modo da non scaldare e “bruciare” il burro con il calore delle mani ed evitare che si rompa quando la stendiamo
• In cottura non fare scurire troppo la pasta frolla. Una buona pasta frolla deve essere morbida, anche se friabile, quindi piuttosto scegliere di farla cuocere un minuto in meno anzichè un minuto in più.
• Lo zucchero è l’ingrediente che conferisce croccantezza, colore e sapore, il burro friabilità. L’albume, grazie al maggior contenuto di acqua rende l’impasto più molle, il tuorlo grazie al maggior contenuto di grasso sostiene l’impasto e rende la frolla più friabile e dorata.
• Se per qualche ragione impastando si dovesse rompere sarà sufficiente aggiungere un cucchiaio o due di acqua fredda o mezzo albume.

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ALTRA VERSIONE
Per dovere voglio lasciare anche le dosi di un’altra frolla che utilizzo spesso quando voglio ottenere un impasto più “gonfio”:
Ingredienti:
500 g farina debole 00
200 g burro pomata
3 uova intere
½ bustina lievito
200 g zucchero
Scorza di un’arancia grattugiata

Il procedimento è sempre lo stesso. Nell’ordine: burro, farina setacciata con il lievito, zucchero, scorza d’arancia, uova

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Torta pere e cioccolato bianco

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Torta pere e cioccolato bianco

Questa torta rappresenta una buona alternativa per utilizzare quelle pere che non sono più belle e scenografiche nel cesto della frutta che portiamo in tavola.
Una bella fetta di torta con pere e cioccolato bianco accompagnata con una tazza di tè serve per coccolarci un pochino in una domenica pomeriggio passata a leggere, a sonnecchiare o a guardare un po’ di TV sul divano. Mi raccomando la copertina!!! 🙂
^___^
Seguitemi !

Ingredienti:
260 gr di farina debole 00
40 gr di fecola
150 gr di burro molto morbido
3 uova
260 gr di zucchero
1 bustina di lievito
50 gr di cioccolato bianco a pezzetti piccoli
1 bicchierino di grappa
qualche cucchiaio di acqua
3 o 4 pere

Procedimento:
Come prima operazione ho foderato una teglia con la carta forno leggermente bagnata e strizzata per farla aderire meglio.
Ho pelato le pere e tagliate a fettine sottili e le ho messe a macerare nella grappa.
Ho poi messo in planetaria con la frusta la farina, la fecola, il lievito, lo zucchero il burro e le uova tutto insieme e ho iniziato a mescolare a media velocità. Man mano ho aggiunto il liquido formatosi dalle pere e dalla grappa e l’acqua. Deve risultare un impasto bello spumoso e appena liquido.
L’ho versato nella teglia precedentemente preparata, sopra vi ho distribuito le scaglie di cioccolato bianco e come ultimo le fettine di pere.
Ho infornato con il forno ventilato (funzione che uso in pasticceria solo quando devo cuocere torte con la frutta) a 180° per circa 50 minuti.
Le pere in cottura scendono verso il basso, quindi ho sfornato e capovolto la mia torta su un piatto.

Buona 😉 !

Cheesecake (Käsekuchen) di mele

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Cheesecake (Käsekuchen) di mele

Anno nuovo torta di mele nuova!

Questa volta si tratta di una crostata con un ripieno di mele e Quark. Per chi non conoscesse il Quark ricordo che si tratta di un prodotto caseario che in Italia viene venduto solo alla Lidl. Io avevo imparato a conoscerlo in Germania, dove viene comunemente venduto.
Procediamo insieme!

Ingredienti:
1 dose di pasta frolla
300 gr di mele
70 gr di zucchero*
1 noce di burro
Scorza di limone grattugiata
1 pizzico di cannella
250 gr di Quark
1 cucchiaio di preparato per budino alla vaniglia
2 uova

Procedimento:
Come prima cosa ho foderato il fondo di una teglia con un disco di carta forno.
Ho steso la pasta frolla e messo in frigo.
Ho pelato e tagliato a cubetti piccoli le mele che ho fatto cuocere qualche minuto con 1 cucchiaio di zucchero della ricetta e a cui ho aggiunto il burro, la scorza grattugiata di limone e la cannella. Ho messo in FRESCO a raffreddare. Per chi non ha FRESCO deve lasciare a raffreddare il composto a temperatura ambiente. I tempi si allungano, purtroppo si perde soprattutto la qualità del ripieno che se ne va con l’evaporazione nel momento in cui si spegne il fornello.

Nel frattempo ho montato a neve i bianchi d’uovo con un cucchiaio dello zucchero e messo da parte. Ho quindi montato i tuorli con il restante zucchero, ho aggiunto e amalgamato bene il Quark e il cucchiaio di polvere di budino, il ripieno di mele oramai freddo e infine gli albumi montati.

Ho versato il ripieno nel guscio di pasta frolla. Ho infine infornato per circa un’ora a 190°.

È un buon dolce. Io ho scelto una teglia di diametro 26 al fine di ottenere una crostata “bassa” e poterla gustare come fine pasto. Per altre occasioni lo stesso ripieno in una teglia di diametro 22 darà come risultato una torta più alta e più importante.

Alla prossima!!!

*Questa quantità di zucchero è una media soggettiva. Ci si deve regolare in base al proprio palato e al grado zuccherino delle mele utilizzate. Quindi se le mele sono particolarmente acidule si può aumentare un pochino, in caso contrario conviene diminuire di qualche grammo.

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Ciambellone morbidissimo

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Ciambellone morbidissimo

Il classico ciambellone.
Quello della domenica mattina.
Quello della nonna (non la mia, questo non faceva parte del suo ricettario a memoria )
Quello della mamma (di nuovo…non la mia perché era impegnata a preparare i turtlèn… ma vabbè…)
… Il mio di sicuro 😉
Per colazione, per merenda e per i momenti in cui prende voglia di dolce. Praticamente, l’alternativa alle merendine.

Facile facile.

Ingredienti:
150 gr di farina debole
100 gr di fecola di patate
3 Uova
100 gr di burro sciolto
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Zucchero a velo

Procedimento:
come prima cosa ho preparato lo stampo per ciambella ungendolo molto bene con qualche cucchiaiata di olio (anche il burro va molto bene) ho infarinato e scosso via la farina in eccesso.

Ho poi montato in planetaria gli albumi a neve con un paio di cucchiai di zucchero, e ho messo da parte. Nella stessa ciotola ho montato i tuorli con il restante zucchero.

Nel frattempo ho setacciato gli ingredienti in polvere che ho man mano aggiunto alla montata di uova, alternando al burro sciolto e al latte e la scorza di limone. Ottenuta una bella crema spumosa ho incorporato i bianchi a neve.

Ho versato nello stampo per ciambella precedentemente preparato ed ho infornato a 180° per 40 minuti.

Ho lasciato raffreddare, ho sformato su un piatto e spolverizzato con lo zucchero a velo.

Questo ciambellone sa di casa e di famiglia!

Zabaione

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Zabaione

Metti un sabato sera. Freddo. Fuori casa ovviamente. Stufa e caminetto accesi. Fine pasto. Amici. Piacevoli chiacchierate. Allegria. Risate….e per completare un ottimo zabaione preparato al momento.

Eccolo qua!

Ingredienti:
4 tuorli
120 gr di zucchero
2 o 3 bicchierini di Marsala (o Moscato d’Asti secco*…..mi dicono)

Procedimento:
Innanzi tutto per la buona riuscita di uno zabaione occorre tenere presente due cose:
la prima è che le uova devono essere freschissime
la seconda è che poiché deve essere preparato a bagnomaria, la temperatura dell’acqua deve essere calda ma non bollente per evitare la formazione di grumi.

Pertanto sono andata avanti nel modo seguente: ho portato a bollore dell’acqua in una pentola e ho spento la fiamma del gas.

In un polsonetto, con l’aiuto di uno sbattitore ho iniziato a montare i tuorli con lo zucchero aggiungendo man mano anche il Marsala. Una volta ottenuta una bella schiuma spumosa ho messo il polsonetto a bagnomaria nella pentola con l’acqua calda e ho continuato a montare per una decina di minuti.

Il mio zabaione è pronto per essere servito bello caldo con qualche biscottino secco o con una fetta di panettone!

*io sono astemia quindi non entro nel merito 😉 …

Scodellini di mele cotogne

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Scodellini di mele cotogne

Piove, fa freddo e c’è molta umidità….ma non nella mia bakery!!!!!

Ero molto piccola quando la zia Mariuccia mi parlava delle mele cotogne e di quanto fossero buone.
In realtà non le ho mangiate per lungo tempo, ma poi negli ultimi anni ho scoperto che da cotte sono una vera specialità.

Questi dolcini sono nati per caso perché avevo ancora una dose di pasta frolla in frigo e non riuscendo a rivestire un intero stampo da crostata, ho pensato di realizzare questi scodellini…che sono letteralmente andati a ruba.

Ecco come si procede!

Ingredienti:
Una dose di pasta frolla
400 gr di mele cotogne
100 gr di mele delizia
50 gr di zucchero
Cannella qb
Scorza di limone grattugiata
Uvetta qb

Procedimento:
Ho pelato e tagliato a cubetti le mele cotogne e le mele delizia e le ho fatte cuocere con lo zucchero per circa 10 minuti per ammorbidirle un po’. Una volta cotte ho insaporito con l’uvetta, la scorza di limone e un pizzico di cannella. Ho amalgamato bene il ripieno e ho messo subito in Fresco a raffreddare.

Volendo si può precedentemente lasciare macerare l’uvetta in qualche liquore. Io non l’ho fatto perché secondo me sapori ce ne sono già in questo ripieno. Inoltre, aggiungere  l’uvetta quando il ripieno è ancora caldo e piuttosto liquido, permette di farla rinvenire quanto è necessario.

Mentre raffreddava ho steso la pasta frolla e con un coppapasta ho tagliato dei cerchi che ho utilizzato per foderare le formine.
Quindi ho distribuito un cucchiaino di composto nei gusci di frolla e ho cotto in forno per circa 20 minuti a 190°.

Li ho serviti con una bella spolverata con zucchero a velo e disposti per bene su un’alzatina.

 
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Dolce rustico all’uva

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Dolce rustico all’uva

Questo dolce è buono, ci si deve solo armare di santa pazienza a privare ogni acino del proprio semino. Probabilmente a chi non da fastidio mangiare l’uva con i semini non ha bisogno di questa lunga e barbosa lavorazione preliminare. Per le persone come me, a cui l’acino proprio non va giù se il semino gira e rigira in bocca…, ci tocca.
L’ideale sarebbe anche privare gli acini della pelle perché alcune varietà di uva come l’uva fragola, detta anche uva americana, ha la pelle molto spessa e talvolta anche questa può dar fastidio.

Comunque vedete voi, io l’ho fatta e a casa l’abbiamo mangiata molto volentieri!

E se mi seguite vi racconto come si fa.

Ingredienti:
500 gr farina debole 00
1 bustina di lievito
180 gr di zucchero
150 gr di olio di semi di girasole
2 uova
Circa 60 acini di uva
Zucchero a velo

Procedimento:
Ho impastato in planetaria farina, lievito, zucchero, olio e uova. Alla fine ho aggiunto gli acini d’uva privati dei semini. Ne risulterà un impasto molliccio. Ho foderato la leccarda del forno con carta forno e ho rovesciato il composto. Con una spatola ho dato un forma rettangolare alta circa 3 cm e ho infornato a 180°C per 40 minuti.
Una volta sfornata l’ho tagliata a rettangolotti che ho spolverizzato con zucchero a velo. L’ho servita a temperatura ambiente.

Il profumo e il sapore dell’uva americana (per questa preparazione ho utilizzato questo tipo di uva), caratterizzano in modo particolare questo dolce.

Volendo, possiamo servire questo dolce accompagnando le fette con un ciuffo di panna montata, o una pallina di gelato alla crema oppure un mestolino di crema pasticcera.